
Former Dog Trainer at Educatore cinofilo Former Professor at SIUA
Mi chiamo David Morettini. Presentarmi con il cognome mi ha sempre imbarazzato. Non so perché, è stato così sin dall’infanzia. Forse, banalmente, si tratta di un conflitto mai risolto con il ramo familiare che trasmette il cognome. Per questo chiedo a tutti di darmi del tu e di chiamarmi per nome. Credo nella trasparenza e nella semplicità delle relazioni. Ancorpiù nella loro profondità che necessita di essere nutrita ogni giorno con dedizione, empatia, gentilezza e tempo condiviso. Nel mio lavoro, in supporto a famiglie e persone singole in difficoltà nella gestione del cane, ho sempre offerto senza mai risparmiarmi tutte le mie competenze e le mie energie. Lo faccio così perché non smetto mai di essere David. L’espressione diretta ed informale di me è sempre stata dunque la principale garanzia della mia professionalità.
Ho lavorato per più di dieci anni come consulente della relazione uomo-cane. Sono entrato nelle case di centinaia di persone per aiutarli a risolvere i loro problemi con il cane.
Ho sempre fatto volontariato in canile in qualità di operatore, educatore ed istruttore cinofilo. Da qualche anno lavoro stabilmente presso il canile “Il Rifugio” di Prato grazie alla stima e alla fiducia ripostami dal gestore, l’associazione Qua la Zampa, cui sarò sempre grato. Mi occupo di cani di difficile gestione con l’obbiettivo di costruire con loro una relazione, un’amicizia, una referenza che li renda soggetti integrati al contesto ed adottabili.
Dal 2009 faccio formazione in ambito cinofilo. Ho mosso i primi passi con SIUA grazie alla fiducia ripostami dal prof. Roberto Marchesini, fondatore della zooantropologia e dell’approccio CZ (cognitivo-zooantropologico). Da quel momento in poi fare formazione, trasmettere contenuti, edificare competenze, divulgare il sapere cinofilo è diventato l’asse portante della mia professione. Insegno a diventare dei bravi educatori ed istruttori cinofili, quindi dei buoni pet-mate. Lo faccio con grande passione e mi baso sull’esperienza concreta e quotidiana, senza mai perdere aderenza con la parte pratica del mio lavoro.
Con il tempo mi sono guadagnato la stima di una grossa fetta della cinofilia italiana con approccio CZ. Ho aperto spazi di collaborazione anche con associazioni e professionisti con una visione del cane e una metodica di lavoro diversa dalla mia. Sono assolutamente convinto delle mie idee ma non sono affatto ideologico per questo aperto al confronto costruttivo. Ad oggi lavoro nella maggior parte dei corsi di formazione per educatori ed istruttori Cz. A partire dal febbraio del 2014 tengo stage e seminari in giro per tutta Italia su argomenti cinofili in cui mi sono specializzato e dove ho attivato progetti di ricerca. La mia offerta formativa negli anni si è sviluppata attorno alla comunicazione del cane e al suo vissuto sociale.
Purtroppo ancora oggi per la maggior parte delle persone sono un addestratore. Si tratta di una percezione culturale talmente diffusa e radicata nella società specista e antropocentrica che spesso perfino gli amici più stretti per semplificare mi definiscono come tale. Ma non è così. Non sono un addestratore. Non rendo il cane utile in un lavoro, non lo alleno a sostenere performance sportive ne tantomeno costruisco catene comportamentali basate sulla sequenza di comandi. Credo nella totale integrazione del cane nella nostra vita. Credo nei legami transpecifici e quello con il cane proprio per la sua storia e la sua potenza è il simbolo di un’identità umana costitutivamente edificata sulla relazione e non sulla pura soggettività. In termini qualitativi siamo qualcosa in più che in-relazione ma siamo relazione. Quindi la nostra più importante attitudine è quella di mediare. Vivere con un cane significa aprire la nostra vita al continuo esercizio di decentramento da Se in direzione dell’alterità. Vivere ed amare il cane significa apertura alla diversità. Ibridazione significa essere pronti a vivere il pensiero, parte del vissuto cognitivo all’interno di uno spazio condiviso., Pensare anche con la testa del cane. Provare sulla nostra pelle quello che prova il cane in termini emozionali. Ciò non significa essere capaci di farlo bene ma esser-ci , ovvero essere con.
Tutto si basa sulla tendenza e la capacità di comprendere il cane. Parto dalla valutazione del soggetto per delinearne il carattere, gusti, orientamenti e stile comunicativo. Aiuto i cani ad essere compresi e quindi ad essere guidati e gestiti correttamente. Insegno la grammatica della comunicazione del cane, fornisco l’acquisizione di ricco vocabolario. Questo al fine di rendere le persone capaci di comprendere le intenzioni, i pensieri, le emozioni, le scelte del cane. A partire da questa comprensione del soggetto attraverso il suo linguaggio genero lo spazio per il cambiamento. Si cambia quando si è compresi, si cambia quando si ama. Il cane ci ama basta solo comprenderlo e mettere in atto la strategia giusta. L’obbiettivo a cui tendo fin da subito è la costruzione della fiducia all’interno della relazione con col cane. Quindi tutto inevitabilmente passa attraverso la libertà non come punto di partenza mia come tappa a cui tendere sempre. Costruire competenze di coppia che sappiano sviluppare l’autonomia del cane. Faccio fare esperienze concrete all’interno dell’ambiente quotidiano del cane. Conoscersi all’interno di questo spazio e dimensione di vita è ciò da cui partire per costruire benessere nel soggetto e ampliare gli orizzonti di fiducia. Costruisco routine rassicuranti dentro cui arrivare alla gestione in libertà intesa come allineamento, senso del gruppo, gioco di squadra, coesione ed intesa. Su questa base si fanno esperienze più ricche, articolate, complesse attraverso le quali fornire expertise che strutturino la maturazione e la personalità del cane.
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